Un filo a caso per antenna.. ma ben accordato!

Un filo teso fra due supporti comodi e una messa a terra rappresentano da sempre una delle forme più elementari ed economiche di antenna, almeno per le per le bande più basse. Raramente però la lunghezza e altezza disponibili cooperano a far si che l’impedenza vista dal ricetrasmettitore sia quella desiderata, prossima ai 50Ohm.

I metodi per accordare un radiatore del genere sono molteplici: vediamo in questo esempio ed applicazione un metodo semplice e funzionale per risolvere il problema.

L’antenna

Nella mia nuova casa, sfruttando alcuni supporti e camini sui tetti, ho avuto modo di installare un cavo circa orizzontale lungo 38m e ad una altezza di circa 7m da terra. Il tutto realizzato senza né calcoli né ottimizzazioni, ma con la filosofia che: quello che ci sta, si monta. Ad una estremità il cavo scende a terra, dove ho un picchetto di messa a terra realizzando di fatto una struttura a L coricata. Quello è il mio punto di alimentazione dell’antenna, là dove misurarne l’impedenza e convertirla ai 50 Ohm desiderati, per poterci poi collegare il coassiale fino allo shack.

Con un VNA (il miniVNA nel mio caso) ho misurato l’andamento dell’impedenza ai terminali prima