Approfondimenti sull'uso di antenne bilanciate in VLF-ULF e discese in fibra ottica

Questo articolo vuole essere in qualche modo il prosieguo naturale di quanto pubblicato su queste pagine nel numero di maggio 2014 nel quale si era arrivati a proporre una struttura ricevente bilanciata per le frequenze più basse e l'importanza e convenienza della sua connessione al ricevitore tramite una fibra ottica.

Illustrazione 1: Sessione di test in alta quota

Dopo due anni di ulteriori sperimentazioni e misure è possibile condividere altre nozioni, spero utili ai tanti sperimentatori di quelle bande di frequenza.

In particolare vedremo in questo scritto approfondimenti focalizzati su tre aspetti:

  • costanza del segnale nei vari siti di misura

  • banda passante del convertitore AtoD Toslink

  • distorsione del convertitore AtoD Toslink

Costanza del segnale

Una delle caratteristiche, rilevata nell'uso di monopoli attivi (ad esempio una mini-whip, tanto per fare un esempio commerciale o “l'audio antenna”, per citare un mio precedente progetto qua presentato) è la variazione del segnale ricevuto in funzione della quota del sito d'ascolto.

Ripetute prove eseguite presso l'argine del Po (quindi a quota circa zero) e in montagna a oltre 2000m, hanno confermato come con l'antenna bilanciata i segnali (naturali, artificiali, rumore, etc.) rimangano pressoché costanti.

Sembra a questo punto abbastanza logico ipotizzare il quadro seguente:

  • il valore del campo elettrico è sostanzialmente costante con la quota (a livelli “umani”)

  • l'antenna bilanciata ne misura sempre correttamente il valore, rilevandone una differenza fra due punti a spaziatura costante ed indipendente dal sito

  • l'antenna a monopolo risente invece sia dell'altezza del supporto sia dell'altezza “geografica”, come se la montagna in qualche modo sommasse una frazione della propria altezza a quella del supporto fisico dell'antenna, modificando così l'entità del campo rilevato in funzione del sito di misura.

Illustrazione 2: Spettrogramma del segnale ricevuto in agosto a 1860m di quota. Buona la ricezione delle Alpha e basso rumore in generale

Banda passante del convertitore AtoD Toslink

Illustrazione 3: Dati salienti del convertitore AtoD. Fonte: data sheet Cirrus Logic

Uno dei problemi principali dei sistemi di ricezione in cui viene impiegato un trasformatore per isolare l'antenna dall'RX, è la limitata banda passante, specie a basse frequenze. Il convertitore analogico-digitale con uscita ottica è invece, per sua primaria destinazione d'uso (audio alta fedeltà), decisamente più “piatto”. Ma come si comporta realmente agli estremi di banda? Vediamo alcune misure e accorgimenti per trarne le massime prestazioni.

Il convertitore analogico-digitale con uscita ottica (Toslink) in uso è prodotto dalla Sunshine Electronics e monta come AtoD il noto CS5340 della Cirrus Logic, un dispositivo dalle elevate caratteristiche e costo molto ridotto.

Può infatti campionare fino a 192kHz e 24bit, con prestazioni dinamiche dichiarate molto buone.

E' configurato per funzionare a 48kHz, compatibili con tutte le sound blaster, quindi con una banda utile di poco inferiore ai 24 kHz. Vediamo ora la risposta reale al limite superiore della sua banda passante:

Risposta da 10 a 100kHz

Risposta attorno a fc/2

 

Si possono subito notare due aspetti:

  • oltre la frequenza di Nyquist, (metà di quella di campionamento), la risposta è giustamente molto attenuata, senza risalite.

  • in banda utile, la curva è piatta fino in stretta prossimità della frequenza di Nyquist.

Da un punto di vista pratico, questo ci suggerisce che eventuali segnali oltre i 27-28kHz saranno drasticamente tagliati e non daranno luogo in alcun modo ad artefatti sovrapposti al segnale ricevuto. Un minimo di cautela occorre solo mantenerla per la banda da 24 a 27kHz, dove l'attenuazione offerta dal convertitore, pur ottima, potrebbe non garantire in certe situazioni particolari l'assenza di aliasing percepibili.

Nulla di particolare quindi da osservare o migliorare ulteriormente.

Più interessante da un punto di vista delle modifiche possibili è invece la situazione all'estremo basso dello spettro, quello sotto ai 10Hz per intenderci, ​​ dove pulsazioni geomagnetiche e risonanze di Schumann rendono le ricezioni scientificamente attraenti.

Il modulo così come acquistato perde 3dB a 3Hz e 10dB ad 1Hz. Ottimo per l'applicazione originale, buono ma migliorabile, se ci si dedica allo studio dei fenomeni naturali a più bassa frequenza. Fortunatamente è possibile incrementare con poco sforzo la risposta alle basse frequenze elevando il valore dei condensatori C4 e C8 (vedi immagine) ad almeno 1μF.