Hula-Hop! Antenna attiva per 630m

Introduzione

Una delle belle novità degli ultimi tempi è l'apertura all'attività amatoriale della banda dei 630m, una fettina di pochi kHz attorno ai 475kHz (472-479kHz per l'esattezza), in posizione in qualche modo intermedia fra quella dei 160m e la più “estrema” dei 137kHz.

Essendo una banda relativamente nuova per noi radioamatori, vi è ampio spazio sia per la sperimentazione, sia per colmare con autocostruzioni il vuoto lasciato dalle soluzioni commerciali, in particolare le antenne.

Vista la lunghezza d'onda in gioco, soluzioni ottimali richiedono spazi purtroppo non sempre disponibili al radioamatore moderno e questo ci spinge a trovare soluzioni alternative per sperimentare, capire, divertirsi ugualmente.

Una soluzione abbastanza opportuna è l'impiego di antenne o meglio sensori “short” sia di campo elettrico sia magnetico. Esempi commerciali e amatoriali sono facilmente reperibili in rete e nella bibliografia.

Uno dei limiti spesso lamentati dagli utilizzatori di queste antenne attive a larga ​​ banda (stilo o loop che siano) è l'interferenza che soffrono in molti casi dall'enorme potenza dei segnali della banda broadcasting AM, posta proprio lì accanto (senza dimenticarsi anche dei segnali delle vecchie onde lunghe!). Alla sera e alla notte, proprio quando migliori sono le possibilità di collegamento a 630m, altrettanto ottime sono le condizioni di propagazione delle frequenze più basse fino ai 2MHz, che possono veicolare all'ingresso dell'antenna e del ricevitore segnali molto forti, che tutti assieme arrivano anche a valere qualche dBm.

Una possibile soluzione allora, è realizzare una antenna che per propria natura sia “selettiva”, cioè sensibile solo o meglio, principalmente, alle frequenze attorno a 475kHz mentre sia poco ricettiva per quelle circostanti ed in particolare per le onde medie prima citate.

L'antenna

L'antenna proposta appartiene alla famiglia delle “small loop”, cioè di quelle sensibili alla componente magnetica del campo radio e di dimensioni trascurabili rispetto alla lunghezza d'onda in oggetto. Per ottenere la voluta selettività si è scelta la configurazione risonante-parallelo, con un Q scelto come compromesso fra selettività e copertura dell'intera banda senza bisogno di aggiustamenti.

All'elemento captatore è abbinato un opportuno stadio di amplificazione o meglio di adattamento di impedenza.

Vediamo ora meglio nei dettagli le varie parti appena citate.

Il loop

Illustrazione 1: Uscita del cavo 7 poli dal passacavo

Per contenere le dimensioni del loop ed al tempo stesso ottenere una buona area di cattura ho scelto di realizzarlo infilando dentro un hula-hop da 80cm di diametro circa 2,6m di cavo multipolare 7x1, (tipo quello usato per i rotori ad esempio) collegando la fine di ogni capo all'inizio del successivo in modo da ottenere di fatto 7 spire, avvolgendone una sola. Questa soluzione è economica, facilmente replicabile e di semplice realizzazione. Ha però in sé una intrinseca caratteristica che può portare facilmente lo sperimentatore “fuori strada”. Le spire del loop così costruito sono molto accoppiate fra loro e hanno anche per questo una elevata capacità fra di esse.

Quello che è interessante notare è che collegandosi fra differenti punti del loop, lo stesso (auto)risuonerà sempre alla stessa frequenza pur pensando di coinvolgere un numero di spire e quindi induttanza, differenti!

La sintonia ed amplificazione