12 antenne per palmari a confronto

Introduzione

Questo articolo ha una genesi molto vecchia e risale agli albori della mia attività radiantistica. In quegli anni, per chi cominciava l'attività era molto popolare dotarsi di un “palmarino”, un apparato portatile in grado di operare in 2m o 70cm con qualche watt di potenza. Questo permetteva con semplicità e a costi contenuti, in una era “pre-internettiana”, di tenersi collegati in diretta o tramite i ponti cogli amici locali e di interessi. La resa era ovviamente modesta e si provava di tutto per migliorarla, giocando in particolare sulla loro piccola antenna. Proprio le antenne di questi apparati sono il tema di studio di questo articolo. Qual'è più indicata? E sempre vero che “più è lunga e meglio è”? Perché con l'apparato in mano i segnali sembrano aumentare? Sono costruite tutte uguali? A queste e ad altre domande cercheremo di dare una risposta nel seguito.

Le 12 antenne in prova

Anzitutto vediamo una per una le antenne oggetto della prova, raccolte fra amici, nei vari cassetti, di vari marchi, dimensioni e anzianità. E' importante sottolineare come questo studio voglia semplicemente fare un po' di luce su un tema così comune ma altrettanto poco trattato nella letteratura amatoriale. Non è quindi obiettivo ​​ giudicare l'antenna “migliore” né dare approvazione o discredito ad un particolare modello, marchio o soluzione tecnica. Vediamole ora nel dettaglio.

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Kenwood

194mm

Questa antenna era a corredo del vecchio apparato Kenwood TR-2500 per soli 2m. Il più classico dei “gommini”, con attacco BNC

 

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