Amplificatore per chitarra da 14W per kg!

Questo progetto è dedicato a tutti coloro a cui piace fare musica in ogni posto, portandosi appresso chitarra e amplificatore. Che si tratti di una vacanza in campeggio o di una serata a casa degli amici, l'operazione può non essere sempre agevole: il peso dell'amplificatore e la necessità di avere una sorgente di alimentazione possono diventare un serio ostacolo. Ecco dunque la sfida di realizzare in maniera facile ed economica un amplificatore da chitarra autoalimentato e dal rapporto peso/potenza imbattibile!

Gli elementi base

Quattro sono gli elementi fondamentali del progetto su cui concentrare gli sforzi per contenerne il peso: il contenitore, l'altoparlante, l'amplificatore e la sorgente di alimentazione. Nel seguito vedremo almeno una soluzione possibile ciascuno con alcune riflessioni sulle scelte di progetto.

La cassa

Il contenitore è probabilmente l'elemento più sfidante di tutto il progetto in quanto deve essere allo stesso tempo leggero ma rigido e robusto. Soluzioni industriali quali ad esempio quelle basate su leghe pregiate (magnesio) o materiali compositi (fibra di carbonio) ovviamente esistono ma sono fuori della portata dell'appassionato medio sia per costi sia per reperibilità e lavorabilità con mezzi domestici. Accantonate quindi le soluzioni più "esotiche" occorre inventarsene almeno un'altra che offra buone caratteristiche senza presentare le difficoltà tecnico-economiche prima enunciate.

Osservando il mondo e le soluzioni impiegate in altri campi della tecnica, una idea è l'impiego di materiali accoppiati di differenti caratteristiche, attuato in modo tale da ottenere il meglio delle qualità di ognuno.

L'idea di base

Una buona base di partenza è l'impiego di un contenitore in polistirolo ad alta densità, del tipo normalmente impiegato per la conservazione di derrate alimentari ed il trasporto refrigerato. E' estremamente leggero, offre buona resistenza alla compressione ma flette molto facilmente e per questo motivo non è adeguato ad un uso "acustico". Occorre irrigidirlo senza però appesantirlo significativamente: una soluzione facilmente attuabile è rivestirlo sui due lati con uno strato di vetroresina.

La realizzazione pratica

Identificata la tecnologia con la quale realizzeremo il mobile, vediamo ora come passare dalla teoria alla pratica, ne modo più semplice e corretto possibile.

La base di partenza è un contenitore per trasporto refrigerato (formaggi, gelati, etc.) in polistirolo delle dimensioni 270x220x180mm. Per prima cosa occorre eseguire il foro per l'altoparlante. Si può poi passare alla resinatura e irrigidimento con fibra di vetro. Per non danneggiare il polistirolo occorre scegliere una vetroresina bicomponente a base poliestere, che è anche facilmente colorabile pe ottenere il livello di finitura desiderato. Un paio di mani e opportune "pezze" di tessuto di fibra di vetro e maglia in plastica da intonaco costituiranno quindi l'armatura del contenitore in polistirolo, conferendogli la dovuta rigidità e senza incidire sensibilmente sul peso complessivo del manufatto. ​​ Particolare cura andrà posta nel rivestimento delle parti maggiormente sollecitate quali gli angoli e i passaggi delle viti di fissaggio dell'altoparlante. Alcune immagini ora, possono rendere meglio l'idea più di mille parole.


Illustrazione 1: Vista interna, notare le "pezze" di irrigidimento nei punti di passaggio delle viti dell'altoparlante