Una radio d'(a)mare

Sailor 46-T

 

Storia

Il marchio Sailor è noto da molti decenni per la produzione di apparati di radiocomunicazione dedicati al mondo nautico. L'azienda danese fu fondata da Simon Petersen (da cui le inziali S.P.) ad Aalborg in Danimarca. Nel 1948 cambiò nome in "S. P. Radio A/S".

Nel corso dei decenni, l'azienda ha prodotto non solo ricevitore marini e nautici ​​ marchiati "Sailor", ma anche ricevitori televisivi e radiofonici per uso domestico.

Nel 1965 questa produzione fu interrotta e in parte ripresa da Bang & Olufsen.

Il marchio è ancora oggi in uso e sinonimo di apparati professionali di alta qualità.

La radio

Il ricevitore di cui ci occuperemo oggi è il modello 46T, prodotto a partire dalla metà degli anni '60 nelle versioni da A a H.

Le principali caratteristiche sono:

 

Ricevitore nautico da tavolo

Copertura: 150-4000 kHz in 4 bande

Modulazione: AM / CW / SSB

Sensibilità (per 10dB S/N, AM, 400Hz, 30%): @ 270kHz =20μV, @ 1MHz=10μV, @2,8MHz= 5μV

Ricevitore supereterodina a singola conversione + BFO

Frequenza intermedia: 470kHz

Reiezione frequenza immagine: oltre 60dB

 

Potenza audio: 1,8W al 10% THD

Impedenza antenna: 50Ω e alta impedenza

Alimentazione: 12/24/32 Vdc esterna e con batterie interne

Assorbimento in ricezione: 100~300 mA

Dimensioni (l×a×p): 335 × 220 × 150 mm

Peso: 6.5 kg (senza batterie interne)

Prodotto a partire dal 1964

Funzione di Direction Finding su tutte le bande (con apposita antenna)

La struttura

L'apparato si presenta compatto e molto solido, il frontale è dominato dalla grande scala parlante circolare e tutti i comandi sono raccolti in maniera ordinata.

L'elettronica è racchiusa in un pesante contenitore in lamiera, finito dalla caratteristica verniciatura a smalto “verdina” e bucciata che contraddistingue i prodotti della casa danese di quel periodo.

Grande attenzione è posta alle schermature e alla qualità delle connessioni.

Tutta l'elettronica è montata su basette in bachelite e rivetti come punti di connessione, facendo così trasparire una elevata affinità se non diretta discendenza dagli apparati valvolari della stessa epoca.

Similitudine che si estende alle configurazioni e circuiti impiegati, al punto da poterla, con qualche licenza, considerare “una radio a valvole fatta coi transistor”. Approfondiremo nel seguito questo aspetto.

Il ricevitore è completamente autonomo, ma poteva essere abbinato ad un modulo trasmettitore di bassa potenza (modello 96-T) a frequenza fissa di 2182kHz (frequenza per chiamate di emergenza).

Oltre a permettere la normare ricezione dei segnali radio, il 46-T abbinato ad apposita antenna (ad esempio le 46-BL o BK) permetteva la radionavigazione funzionando da radiogoniometro.

 

Illustrazione 1: Vista interna della sezione a frequenza intermedia. Notare il tipo di montaggio e di componentistica (i.e le resistenze al 10% precisione!), ancora ispirato ai ricevitori valvolari

I comandi

Illustrazione 2: Vista del pannello connessioni

Tutti i comandi e regolazioni sono radunati sul pannello frontale. Sul fianco sinistro vi sono le connessioni elettriche mentre su quello destro c'è il vano porta batterie.

Il pannello connessioni

Sulla parte alta del fianco sinistro si trova un pannello dedicato alle connessioni del ricevitore. Vediamole una per una.

  • HI-IMP-AERIAL: connettore coassiale (simile a quelli TV) per il collegamento di una antenna filare di lunghezza compresa fra 5 e 15m.

  • D.F.AERIAL: connettore coassiale (simile a quelli TV) con impedenza di ingresso di circa 1kOhm, da usare per collegare antenne pensate per la radionavigazione, quali ad esempio i modelli Sailor 46BD e 46BK.

  • SPEAKER: jack 6,3mm per collegare l'altoparlante esterno (da almeno 3,2Ohm).

  • Illustrazione 3: Il cambiatensioni interno

    PHONES: jack 6,3mm per collegare la cuffia.

  • Più in basso, protetto da una vaschetta plastica vi sono le connessioni a morsettiera per l'alimentazione esterna (da 12 a 32V continui, selezione all'interno del ricevitore).

    Illustrazione 4: Vano portabatterie interne

    Nota importante: a differenza degli apparati più recenti, il positivo è collegato a massa.

 

 

 

 

Il vano portabatterie

Sul fianco destro, in alto vi è il vano per le batterie. Per un corretto funzionamento dell'apparato occorrono 6 batterie da 1,5V tipo D (torcia) che erogano in totale i 9V necessari. Il consumo dell'apparato, specie quanto l'ascolto avviene in cuffia, è molto ridotto e questo consente una lunga autonomia.

Il pannello frontale

Il pannello frontale racchiude tutti i controlli e gli indicatori del ricevitore. Vediamone uno per uno la funzione.